Śāntideva
Monaco buddhista indiano, studioso, filosofo e illustre poeta in lingua sanscrita, Śāntideva visse probabilmente fra il 685 e il 763 d. C., fu ministro di un re, e in seguito ricevette l'ordinazione monastica nella grande università di Nalan­da, un prestigioso monastero bud­dhista dell'India settentrionale dove raggiunse un livello molto elevato del sentiero spirituale. A parte queste, non abbiamo informazioni attendibili riguardo la sua vita che, nel corso dei secoli, fu arricchita di leggende.
Alcune lo presentano come un principe che, poco prima di essere incoronato, fuggì a Nalanda per seguire la vita religiosa. Lì, dopo aver recitato il suo Bo­dhicaryāvatāra si sollevò in cielo fino a scomparire. Altre leggende narrano che sia riapparso in India e sia vissuto come eremita o come asceta senza dimora, facendo del bene, sconfiggendo avversari religiosi nei dibattiti e compiendo miracoli. Nulla si sa della sua morte. Molti buddhisti credono che egli viva tuttora in una qualche forma appropriata, e che continui a lottare per gli altri, come si era impegnato a fare, "finché lo spazio dura e finché il mondo dura".
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