Ikkyū Sōjun
IKKYŪ SŌJUN (1394-1481) è una delle figure più significative dello zen giapponese. Indiscutibile è la sua importanza storica come riformatore e divulgatore della pratica zen, ma anche come animatore di un cenacolo culturale da cui sono scaturite le più alte espressioni artistiche del suo tempo.
Figlio disconosciuto dell'imperatore Go Komatsu e di una dama di corte dell'antica famiglia Fujiwara, è avviato alla carriera monastica in un'epoca in cui lo zen ha perduto lo slancio delle origini, per adagiarsi in una comoda istituzionalizzazione. Ikkyū sceglie però maestri poveri e marginali, rivolti alla serietà e il rigore dello zen degli antichi, e predilige lo stile di vita del monaco itinerante a contatto con il popolo, che alterna con i ritiri in qualche eremo a meditare, comporre poesia e coltivare bambù. A ottant'anni, un editto imperiale lo nomina priore del Daitokuji, importante monastero della scuola zen Rinzai.
Figlio disconosciuto dell'imperatore Go Komatsu e di una dama di corte dell'antica famiglia Fujiwara, è avviato alla carriera monastica in un'epoca in cui lo zen ha perduto lo slancio delle origini, per adagiarsi in una comoda istituzionalizzazione. Ikkyū sceglie però maestri poveri e marginali, rivolti alla serietà e il rigore dello zen degli antichi, e predilige lo stile di vita del monaco itinerante a contatto con il popolo, che alterna con i ritiri in qualche eremo a meditare, comporre poesia e coltivare bambù. A ottant'anni, un editto imperiale lo nomina priore del Daitokuji, importante monastero della scuola zen Rinzai.
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