Due riviste
Ubaldini non dimentica il suo vecchio amore per le riviste: del resto la casa
editrice in origine doveva essere una rivista. Avvia due progetti, entrambi di
breve durata.
Il primo, un "Mensile di problemi psicologici" dal titolo Psyche, diretto da Emilio Servadio, che dovrebbe iniziare le uscite nell’anno 1961.
Il mensile è inteso, dichiaratamente, ad "aiutare il pubblico, il più largo possibile, a cercare e comprendere i fattori e le dinamiche psicologiche in azione sotto i grandi eventi contemporanei".
L’autorizzazione del tribunale è ottenuta, stampata la carta intestata, le richieste di articoli e collaborazioni sono partite, i contratti firmati, il primo numero è in cantiere, ma la rivista non esce. Le ragioni sono oscure; si può immaginare, però, che il progetto di un mensile alla fine si riveli troppo ambizioso per le forze di una piccola casa editrice appena in ripresa, oltreché per le energie della redazione.
Il secondo progetto si arresta dopo il numero due: si tratta di una "Rivista di letteratura" diretta da J. Rodolfo Wilcock, dal titolo Intelligenza (n.1, 1962; n.2, 1963).
Anche qui si ignora come mai non si sia andati al di là del secondo numero, malgrado la semplicità della pubblicazione, curata (e probabilmente scritta) interamente dal letterato italo-anglo-argentino, e la grande ‘intelligenza’ di Wilcock.
Il primo, un "Mensile di problemi psicologici" dal titolo Psyche, diretto da Emilio Servadio, che dovrebbe iniziare le uscite nell’anno 1961.
Il mensile è inteso, dichiaratamente, ad "aiutare il pubblico, il più largo possibile, a cercare e comprendere i fattori e le dinamiche psicologiche in azione sotto i grandi eventi contemporanei".
L’autorizzazione del tribunale è ottenuta, stampata la carta intestata, le richieste di articoli e collaborazioni sono partite, i contratti firmati, il primo numero è in cantiere, ma la rivista non esce. Le ragioni sono oscure; si può immaginare, però, che il progetto di un mensile alla fine si riveli troppo ambizioso per le forze di una piccola casa editrice appena in ripresa, oltreché per le energie della redazione.
Il secondo progetto si arresta dopo il numero due: si tratta di una "Rivista di letteratura" diretta da J. Rodolfo Wilcock, dal titolo Intelligenza (n.1, 1962; n.2, 1963).
Anche qui si ignora come mai non si sia andati al di là del secondo numero, malgrado la semplicità della pubblicazione, curata (e probabilmente scritta) interamente dal letterato italo-anglo-argentino, e la grande ‘intelligenza’ di Wilcock.
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