L'esimio musicologo tedesco ricostruisce la storia di un'opera che sin dalla morte di Mozart è circondata da un'aura di mistero che l'ha proiettata subito e per sempre nella dimensione del mito. Wolff, in questo libro, non si limita però a dipanare la storia per il lettore con una chiarezza e una minuzia esemplari. La seconda parte del volume è dedicata a un’analisi musicale che brilla di nuove prospettive, di osservazioni illuminanti che letteralmente modificano il nostro ascolto, costringendo l’orecchio a ritrovare un approccio fresco, vergine, a un’opera in assoluto tra le più eseguite, e quindi ascoltate della musica occidentale. Costituita da una scelta commentata dei documenti più significativi relativi alla storia del Requiem (tra il 1791 e il 1839), la terza parte si legge come un romanzo epistolare, testimonianza vivente dei complessi intrecci di rapporti umani che si sono annodati intorno al Requiem. Il libro si chiude con una nuova edizione completa dell’opera che sta al centro dello studio di Wolff, ossia la partitura autentica del Requiem, il ‘frammento mozartiano’, con l’aggiunta di estratti del completamento di Süßmayr del 1792.
Traduzione di Riccardo Culeddu.
Traduzione di Riccardo Culeddu.