DODICI ESEMPI DI ILLUSIONE
Secondo il pensiero buddhista, l’esistenza della sofferenza non è una caratteristica necessaria del mondo ma è dovuta piuttosto a un errore intellettuale che travisa il modo in cui le cose esistono. I fenomeni che percepiamo e che costituiscono l’esperienza umana hanno, in ultima analisi, una natura illusoria: sono simili a un trucco di magia, alla luna riflessa nell’acqua, a un sogno, un’eco o un miraggio. Westerhoff prende le mosse da un’enciclopedia tibetana del XVIII secolo ed esplora in modo approfondito il significato di ciascuno dei dodici esempi di illusione da essa elencati, per far comprendere come lo scopo del buddhismo sia giungere a un completo cambiamento del modo in cui percepiamo e concettualizziamo i fenomeni. È la via per recidere l’ignoranza e dissipare ogni sofferenza. Il testo, caratterizzato da un linguaggio chiaro e accessibile a un vasto pubblico, si avvale dei contributi di numerose discipline, tra cui la filosofia e le scienze cognitive, la storia della scienza, l’intelligenza artificiale, l’ottica, l’economia e la teoria letteraria, gettando luce sulla complessa relazione fra realtà, apparenza, percezione e inganno.
Traduzione di Romina Rossi.
Traduzione di Romina Rossi.
collana: | Civiltà dell'Oriente |
codice EAN: | 9788834018316 |
pagine: | 212, con quattro tavole f.t. |
prezzo: | € 22,00 |
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