La Psicologia Individuale di Alfred Adler iniziò il filone delle scuole di psicologia del profondo a indirizzo socio-culturale, analizzando l’individuo non come entità isolata, ma come un’unità psichica irripetibile e assieme bisognosa di rapportarsi emotivamente agli altri individui e alla collettività. I suoi concetti hanno esercitato una larga influenza sulle correnti post-psicoanalitiche. Essi hanno una duttilità che consente un adeguamento al trasformarsi delle culture e mostrano una particolare congenialità al contesto culturale di transizione dei nostri giorni, ricco di ambivalenze e pronto a dissacrare il moralismo rigido del passato, da cui erano scaturite le prime teorie sull’inconscio. Questo libro si propone appunto di adeguare le prime formulazioni adleriane, senza snaturarne lo spirito, alla realtà dinamica, individuale e collettiva del presente. Un testo che arricchisce l’orientamento relazionale degli studi analitici, fornendo agli analisti adleriani un aggiornamento indispensabile, e a chi fosse in cerca di un indirizzo analitico connaturale alla contemporaneità una scoperta forse imprevista.