“Siamo noi i responsabili, ognuno di noi, della guerra. La guerra è il prodotto finale della nostra vita quotidiana, è causata dai nostri pensieri, sentimenti e atti quotidiani. Proiettiamo ciò che siamo nei nostri rapporti lavorativi, sociali, religiosi; come noi siamo, così è il mondo”. I due testi qui presentati raccolgono i discorsi pubblici sul tema del conflitto tenuti dall’autore in diverse parti del mondo nell’arco di quarant’anni. In modo evidente viviamo in un mondo che non ha pace. È dunque ancora possibile usare questa parola? In quali modi può realmente aver inizio uno stato di pace? Krishnamurti indica che soltanto la pace della mente, in ognuno di noi, può segnare la fine di ogni conflitto. È questa l’unica pace, autentica, possibile, non soltanto in noi stessi ma anche con chi a noi è vicino e con il mondo, con l’ambiente, con la natura.
'Può finire il conflitto?' - Traduzione di Santi Borgni. 'Sul conflitto' - Traduzione di Giampaolo Fiorentini.
'Può finire il conflitto?' - Traduzione di Santi Borgni. 'Sul conflitto' - Traduzione di Giampaolo Fiorentini.
collana: | Opere di Krishnamurti |
codice EAN: | 9788834018811 |
pagine: | 212 |
prezzo: | € 19,00 |
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